“Che cosa sono i Chakra?”, “A cosa servono?”, “Il bilanciamento dei chakra funziona?”, “Cosa posso fare, mi hanno detto che ho i chakra chiusi!”, “Quanti chakra abbiamo?”, “Anche eseguendo tutte le meditazioni per aprire i chakra, me li sento ancora chiusi, che cosa posso fare?”
Queste sono solo alcune delle tantissime domande che ricevo ogni giorno dai miei clienti. Mi sono resa conto che questo argomento oltre a produrre molte domande provoca anche molta confusione.
Oggi giorno è molto più facile sentire pronunciare la parola Chakra di quanto lo era qualche decennio fa. Questo è avvenuto grazie alla diffusione di gruppi di meditazione, centri yoga, percorsi olistici e trattamenti Reiki.
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Durante la lettura scoprirai caratteristiche generali dei Chakra che poi saranno approfondite nei prossimi articoli.
Esistono tantissimi articoli, video e anche libri riguardanti questo argomento, spesso scritti molto bene e con tantissimi approfondimenti.
Non ho la verità assoluta, nessuno la ha, ma desidero regalare a te caro lettore/lettrice più chiarezza riguardo questo meraviglioso argomento.
Non amo dilungarmi troppo quindi iniziamo questo viaggio alla scoperta dei Chakra.
Che cosa sono i Chakra?
Capire che cosa sono i Chakra ci permette di comprendere in che modo l’energia viene processata dall’essere umano. Tutto ciò che si trova attorno a noi è energia, contiene energia, la quale può essere assorbita da campi energetici presenti nel nostro corpo attraverso l’utilizzo di centri, chiamati per l’appunto Chakra.
La parola Chakra deriva dal sanscrito e significa ruota, vortice, disco; perciò possiamo definire i Chakra come dei centri giratori di energia che ricevono, regolano e distribuiscono il “prana“. Dove per “prana” si intende la somma di tutte le energie contenute nell’universo.
La funzione principale dei Chakra è quello di assorbire l’energia universale, metabolizzarla, alimentare le aure e rilasciare poi energia all’esterno. Grazie al loro movimento a spirale sono in grado di raggiungere in profondità il centro del corpo sottile, penetrando perciò il corpo fisico. Sono connessi a tutti gli organi vitali e ghiandole del nostro corpo. La nostra vita è considerata un riflesso dei nostri Chakra, perciò potenziandoli e mantenendoli in equilibrio possiamo potenziare e migliorare le nostre vite con conseguente modifica delle situazioni esterne. Queste caratteristiche sono di fondamentale importanza e ci fanno capire che è necessaria cautela e conoscenza, poiché anche solo un piccolo errore potrebbe portarci ha forti squilibri interiori.
Quanti e quali sono i Chakra?
Qui di seguito troverai una descrizione delle caratteristiche generali dei Chakra principali.
Se tu avessi fatto anche solo un minimo di ricerca sui Chakra avresti potuto scoprire che quelli principali sono 7. In realtà esistono tantissimi e diversi sistemi di chakra, i quali derivano tutti dallo yoga tantrico. La maggior parte degli occidentali crede che i chakra siano solo 7. E fino a qualche anno fa ne ero convinta anch’io. Questa credenza che ad oggi è molto diffusa proviene da un libro pubblicato in America e in Europa Occidentale nel 1918 da Sir John George Woodroffe, conosciuto anche con lo pseudonimo di Arthur Avalon. In questo libro, apparentemente, lo scrittore descrive questi 7 chakra, ma in realtà dichiara la presenza di 6 chakra e un settimo, che lui stesso non denomina chakra, descritto come un bellissimo sistema di multi-petali formato da sentimenti divini, posizionato sopra la testa. In questo libro dal titolo “The Serpent Power” spiega l’esistenza di tanti e diversi sistemi di chakra i quali vanno da un minimo di 3 in su; il sistema dei 6 chakra spiegato dallo scrittore nel libro si basa su uno dei tanti sistemi indiani dei Chakra che lui studiò. Alcuni studiosi spiegano che lo scrittore John George Woodroffe potrebbe aver scritto questo libro basandosi su una incoerente e confusionale traduzione del “Siva-Samhitā”.
Rimanere aggrappati all’idea che i Chakra presenti nel nostro corpo siano solo 7 è, oltre che limitativo, probabilmente anche poco accurato; bensì dovremmo mantenere la mente aperta riguardo questo interessante argomento e accogliere l’idea che il numero dei chakra presenti nel nostro corpo si differenzia in base alle diverse culture, e così anche le terminologie per definirli e identificarli sono diverse. Per esempio, nel sistema ayurvedico sono presenti dei punti energetici chiamati “Marma”ne contano più di 100, tra i quali sono presenti i chakra; oppure nel buddismo tibetano non viene utilizzata la parola chakra ma bensì “Channel Wheels”Altre culture sostengono la presenza di 12 chakra, altre 13 e altre ancora 11.
Indipendentemente dalla quantità o dalle terminologie utilizzate per i Chakra esiste un comune denominatore per tutte le culture che ne parlano che riguarda appunto il significato profondo di questi sistemi. I chakra ci permettono un viaggio di trasformazione dentro noi stessi, essi servono per uno sviluppo della consapevolezza delle nostre interazioni con le quali possiamo conoscere noi stessi come esseri fisici, emozionali, psichici e mentali.
Con una piccola aggiunta (o modifica) conosciamo assieme le caratteristiche generali dei chakra partendo dal basso:
PRIMO CHAKRA - MULADHARA o Chakra della Radice o del Coccige. Questo Chakra dona forza fisica ed emozionale, equilibrio, radicamento, si relaziona con la salute e ci connette con il nostro corpo fisico. Si trova alla base della colonna vertebrale, tra l’ano e i genitali.
SECOND CHAKRA – SWADHISTANA or Sacral or Cross Chakra. It is the energy center that helps us adapt to changes and allows us a healthy manifestation of life. Located in the abdomen, below the navel and behind the sexual organs.
• TERZO CHAKRA – MANIPURA o del Plesso Solare, dell’Ombelico, della Milza, dello Stomaco e del Fegato. Si relaziona con il potere, volontà e allegria. È il Chakra che ci aiuta a prendere delle decisioni, dona capacità di trasformazione, regola la nostra alimentazione e il nostro metabolismo. È posizionato in corrispondenza del plesso solare, cioè tra ombelico e sterno.
• QUARTO CHAKRA – ANHATA o Centro del Cuore. È il Chakra che ci permette di amare profondamente, di sperimentare la pietà e un senso profondo di pace. È collegato all’amore, equilibrio, unione e guarigione. È posizionato nel petto.
• QUINTO CHAKRA – VISHUDDA o Centro del Cuore, della Gola o Centro della Comunicazione. È il centro energetico delle creatività orientata verso l’auto espressione e la capacità di ascoltare. Nel corpo fisico si trova nella parte inferiore del collo, in corrispondenza della gola.
• SESTO CHAKRA – AJNA – TERZO OCCHIO o anche definito Centro del Comando, della Conoscenza, della Saggezza Interiore. Permette il contatto con altri livelli di coscienza e con la visione che trascende la materia. È il Chakra dell’intuizione, della visualizzazione, della chiaroveggenza e della telepatia. Si trova tra le sopracciglia spostato leggermente più in alto, ha la sua corrispondenza dietro al capo allo stesso livello.
• SETTIMO CHAKRA – SAHASRARA o Chakra della Corona, Centro del Vortice o Loto dai Mille Petali. Si riferisce alla coscienza come consapevolezza pura. È sintonizzato con il nostro vero se. Si trova sopra la testa.
• OTTAVO CHAKRA – ATSAMADHIMAN corrisponde all’aura o al cosmo magnetico del corpo e vibra a frequenze elevatissime consentendo il raggiungimento a stati di livelli di coscienza superiori.
Vorrei precisare e ricordare che, anche se abbiamo dato una collocazione spaziale ai Chakra per facilitarne la comprensione, essi non fanno parte del nostro corpo fisico ma bensì del corpo sottile o energetico. Inoltre i 7 Chakra principali corrispondono a delle aree del sistema endocrino o ai plessi dei nervi del corpo fisico.
Chiunque abbia letto il mio blog (se non lo hai ancora fatto ti invito a farlo) conosce perfettamente il mio metodo e la mia esperienza di lavoro, per cui comprende perfettamente che per ogni singolo individuo seguire un percorso rispetto a un altro o utilizzare uno strumento o un metodo rispetto a un altro non è la stessa cosa. Questo vale anche per le varie aperture dei Chakra, le varie meditazioni o le visualizzazioni pubblicizzate come vie a se stanti. Innanzitutto vorrei precisare che i Chakra sono sempre aperti, altrimenti non saresti vivo e perciò queste metodologie moderne dell’apertura dei Chakra tramite meditazioni ecc potrebbero essere inutili o addirittura dannose. Nel mio lavoro e nel mio metodo non si parla di apertura dei Chakra ma bensì di bilanciamento, poiché può succedere che un’insufficienza energetica nei Chakra possa portare ha dei disordini nel corpo, nella mente o nello spirito, ma mai a una chiusura. Non è necessaria la forzatura nel cercare di “aprire” un Chakra tramite meditazioni o visualizzazioni, ma bisogna diventare più consapevoli, bisogna lavorare su sé stessi. Ad esempio se desidero percepire più amore dovrei imparare ad amare i miei nemici. Vi ricordo che non si lavora sui Chakra per portare equilibrio, ma su sé stessi.
Ricordati sempre che quando decidi, o deciderai, di lavorare sui Chakra è semplicemente un viaggio profondo verso il tuo proprio Io, dentro te stesso. Fallo con amore e connessione.
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Con un forte abbraccio ti saluto caro lettore/lettrice e ci vediamo nel prossimo articolo…
Love and Light
Mara - The Wellness Ways
Dr. Mara Bianchini, B.S.
Holistic Therapist, Herbalist, Nutritionist, Reiki Master